Oh personale scolastico, io ti esorto al CCNL...
Il titolo del post può sembrare retorico... ma, come ogni anno scolastico, mi trovo ad essere interpellato su una serie di argomenti (tra i più gettonati, soprattutto dalle insegnanti di scuola dell'infanzia e primaria, l’uso dei servizi igienici e la cura dell’igiene personale degli alunni con disabilità) che trovano risposta nel CCNL, che vi offro nell'eccellente «testo coordinato» allestito dalla Cisl scuola. Altre risposte si trovano nella normativa specifica dei singoli istituti.
Come spiego a lezione, gli «usi e
costumi» hanno valore solo quando NON vi sia una norma e quando NON contrastano con la norma/CCNL. Che è quanto invece puntualmente accade... perché in realtà non di usi e costumi si tratta, ma di pessime abitudini...
Credetemi, è importante partire sempre dai testi e casomai chiedere chiarimenti con la norma sottomano. Soprattutto, mai e dico mai accettare una risposta del tipo «è la legge che lo prevede», se il vostro interlocutore non è in grado di esibirla.
E quando ci sono dei problemi, che si fa? Il primo garante della norma/CCNL, in una istituzione scolastica, è il DS. Punto. Per cui, ci si rivolge a lui. Se i problemi sono con il personale ATA, il punto di riferimento è il DSGA, ma mettendo sempre il DS per conoscenza. Valgono comunque la «buona creanza» e il buon senso. Prima si parla... se il problema non si risolve o persiste, si scrive.
In seconda battuta, in caso di inerzia, ci sono due strade: l'amministrazione (se il problema riguarda il DS, l'USR; se altro, l'UAT) e/o le RSU e casomai i sindacati territoriali.
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