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Esami di Stato e prova orale: il diritto a braccetto con la didattica

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Se c’è un ambito nel quale l’abitudine altera in maniera spesso decisiva (e sconclusionata) l’alleanza tra le scelte del legislatore e la didattica, è proprio quello della prova orale degli esami di Stato. Pure, per una volta, nonostante gli anni di distanza tra il riassetto dei percorsi liceali (2010) e la definizione del nuovo esame di Stato (2017), vi è una coerenza interna che nell’ambito della normativa scolastica è merce rara. Un aiuto al quadro normativo viene dai verbali, che scandiscono con precisione le varie fasi dei lavori. Vi allego le slide che ho elaborato e illustrato, alla luce anche di quindici anni di visite alle commissioni, nell’ambito della conferenza di servizio organizzata dall’USR Piemonte.  Spero possano essere utili a raddrizzare, dove necessario, il tiro. Sottolineo che il ruolo di custode della legge, con oneri e onori connessi, spetta al presidente di commissione: chiamato innanzitutto a stare all’erta rispetto a due comportamenti assolutamente da cen...

Periodo di formazione e di prova 2024/25. I modelli di atti

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La piattaforma INDIRE ha pubblicato, anche per l'anno scolastico 2024/25, i modelli di atti relativi al periodo di formazione e prova , integrati da un modello di relazione del DS e del Docente tutor, improntati, almeno nelle intenzioni, all’essenzialità. Siccome cerco di razzolare come predico, ogni feedback formativo è gradito! Eccovi la nota introduttiva.  ❦ L’«atto amministrativo» è la traduzione pratica della normativa generale. Riassume, per così dire, un ragionamento e costituisce la tappa di una procedura. È impostato secondo un sillogismo che parte dalla ratio legis e la declina sui casi concreti. Più sobrio, essenziale, stringente è, meglio risponde alle sue finalità e meno si presta agli attacchi formali. Il periodo di formazione e prova propriamente detto, nel suo svolgimento, è identico per le varie procedure di immissione in ruolo. Rappresenta il comune denominatore volto all’accertamento del possesso degli standard professionali da parte dei docenti neo immessi...

Abbecedario. Lo scrutinio di fine anno, scrostato dall'abitudine

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Gli scrutini di fine anno sono, assieme agli esami di Stato, il momento più «formalizzato» della valutazione degli alunni. Tradotto, significa che la norma traccia i confini e le regole entro cui, comunque, i team o i consigli di classe esercitano la loro discrezionalità didattica e docimologica.  Ebbene, anche in questo caso e nonostante (o forse proprio per questo?) un quadro sostanzialmente asciutto e preciso, mi stanno arrivando quesiti basati su norme inesistenti (la formula classica è «mi hanno detto che c’è una legge che…»), quinci e quivi evocate a usbergo di comportamenti per lo meno discutibili.  Vale la pena partire da ciò che c'è ed eliminare le incrostazioni date dall’abitudine. La lettura delle norme e le finalità del percorso di istruzione fissano  tre principi generali . Il primo : la valutazione finale di ciascun anno scolastico va sempre SEMPRE correlata ai risultati di apprendimento significativi previsti per ciascuna disciplina e ai criteri (criter...

"Dalla valutazione in itinere ai giudizi finali". Webinair per "Bicocca con le scuole", assieme a Cristiano Corsini

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Periodo di formazione e prova: la relazione del tutor. Una proposta di schema.

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Lo scorso anno ho provato a redigere uno  schema di relazione del tutor, liberamente scaricabile e in formato word , che non ha ovviamente nessuna pretesa di ufficialità, ma nasce dalle tante relazioni lette in questi anni e dal confronto con DS e tutor. Lo posto adesso, perché spero possa rappresentare uno strumento in più per i tutor, come una sorta di promemoria che guidi l'attività da svolgere.  Ho cercato di essere essenziale e di coprire, dividendo la relazione in paragrafi e sotto-paragrafi, tutti gli ambiti previsti dal  DM 226/2022 , di cui raccomando sempre la lettura, e di evitare omissioni e (soprattutto) ridondanze: resto ancorato alla lezione di  Occam  e al suo santo rasoio. Ho resistito, per il momento, anche alla tentazione di allegare delle linee guida alla redazione, per due motivi: il primo, è che ogni istituzione scolastica ha, eventualmente, i suoi punti di maggiore attenzione su cui costruire degli eventuali indicatori; il secondo, è che n...

«Si può fare? Valutazione in itinere senza voto e il diritto scolastico». Il mio intervento al Master in valutazione.

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Valutazione alla primaria: l'Ordinanza è stata pubblicata... che fare? Un prontuario per sfruttare l'occasione

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Sono appena state trasmesse alle Istituzioni scolastiche del primo ciclo di istruzione l’ Ordinanza del Ministro 9 gennaio 2025, n 3 , l’ Allegato A , che descrive i vari giudizi, la  Nota di trasmissione dell'amministrazione , che contiene alcune utili e sobrie indicazioni. Vanno LETTE. Non mi stancherò di ripeterlo… e alla loro luce possono essere confrontati, condivisi, messi a punto i processi di valutazione che sono parte integrante e sostanziale della didattica. ✒ Cosa cambia nella valutazione alla primaria? In una  breve scheda  ho «fissato» alcuni aspetti rilevanti. Primo , la valutazione  periodica  e  finale  alla scuola primaria passa dai livelli «avanzato, intermedio, di base, in via di prima acquisizione», ai più consueti giudizi sintetici «ottimo, distinto, buono, discreto, sufficiente, non sufficiente»: una scala che, a ben vedere, corrisponde ai voti numerici, in una gamma che va dal 10 al "5 o...

Valutazione alla primaria e giudizi sintetici. Continuità, novità, cose da fare e cose da NON fare

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Quando sul sistema scolastico arriva un'innovazione, di qualsiasi tipo, forma o colore essa sia, occorre fare tre cose.  LEGGERE DIRETTAMENTE il testo o i testi giuridici che la determinano. Punto. Sembra scontato, ma non lo è... tutti, o quasi, partono non dai testi, dalla norma così come è, ma dai riassuntini, dai comunicati stampa, dai pareri... e immancabilmente sbagliano;  VERIFICARE, sulla base dei testi e non di robe orecchiate (da evitare tassativamente i gruppi wap...) cosa effettivamente cambia e cosa no; capire cosa eventualmente va fatto (o sarebbe opportuno fare) e come, in base al ruolo che si ricopre. L’ Ordinanza del Ministro 9 gennaio 2025, n 3 , l’ Allegato A , che descrive i vari giudizi, la Nota di trasmissione dell'amministrazione vanno LETTI. ..  Se  non lo si è fatto, lo si faccia prima di proseguire...  ✒ Cosa cambia nella valutazione alla primaria? In una breve scheda ho «fissato» alcuni aspetti rilevanti. Primo , la valutazio...

Abbecedario. Il regolamento d'istituto, qualche consiglio per la redazione...

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Un’istituzione scolastica in provincia di Milano commina a un alunno, colpevole di una aggressione con lesioni dolose a un docente, la sanzione espulsiva: sospeso. La famiglia ricorre prima all’organo di garanzia interno, poi all’organo di garanzia dell’Ufficio scolastico regionale, il quale annulla la sanzione, a quanto è dato conoscere, per una serie di vizi. Lascio ad altri la lamentazione  «otemporaomores» e mi concentro su un altro aspetto. La maggior parte delle sanzioni, in caso di ricorso, subisce infatti la stessa sorte, al di là della gravità dei comportamenti, spesso indiscutibile. Vizi nel regolamento di istituto e vizi nella procedura seguita fanno rintoccare la campana a morte a provvedimenti che pure il buon senso vorrebbe sacrosanti.  In attesa dei decreti attuativi della legge 1° ottobre 2024, n. 150 , e senza entrare nel merito politico delle scelte compiute dal Parlamento, la questione si presta a formulare un sommario «prontuario» di come una istituzione ...

La lingua comune abbatte le mura di qualsiasi ghetto

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L'ultimo numero della rivista della CISL scuola Scuolaeformazione ha ospitato un mio intervento dal titolo La lingua comune abbatte le mura di qualsiasi ghetto , nel quale affronto alcuni temi, dal rilievo da dare all'apprendimento della L2 per gli alunni provenienti da contesti  migratori, alla specializzazione in L2 alle possibili piste di lavoro consentite da un impiego saggio dell'intelligenza artificiale. Come al solito, ho cercato di tenere unito il dato normativo alle opportunità organizzative dell'autonomia scolastica e all'azione didattica quotidiana. 

Valutazione alla primaria e giudizi sintetici: circolano le prime bozze

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Orizzonte scuola pubblica una bozza dell’ordinanza che riforma la valutazione periodica e finale alla scuola primaria, tornando ai giudizi sintetici e passando dai livelli «avanzato, intermedio, di base, in via di prima acquisizione», ai più consueti «ottimo, distinto, buono, discreto, sufficiente, insufficiente»: una scala che, a ben vedere, corrisponde ai voti numerici, in una gamma che va dal 10 al 5. Tecnica della Scuola pubblica il parere, favorevole con osservazioni, del CSPI . Ma andiamo al succo, fermo restando che si tratta di una bozza e che la mia è solo una «valutazione in itinere», in attesa del testo finale. Ho sempre dato un rilievo relativo alla «scala ordinale» scelta e mutata in vari momenti storici. Non è quello il tema didatticamente rilevante, come predico ai miei studenti, anche se lo è da un punto di vista della percezione della pubblica opinione e, se vogliamo, delle scelte politiche, legittimamente adottate dal Parlamento. È invece rilevante, anzi essenziale...

Sui servizi igienici e cura dell’igiene personale degli alunni con disabilità, parole definitive, ma «abitudini» ancora da sistemare...

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Il quadro normativo sulla questione «servizi igienici e cura dell’igiene personale» degli alunni con disabilità è chiaro, e non certo da oggi. Sono 14 anni che tengo lezioni di istituzioni di diritto scolastico presso i corsi di specializzazione sul sostegno, il corso di laurea in scienze della formazione primaria, i corsi di abilitazione e ho sempre detto, contratti e giurisprudenza alla mano, la stessa, identica, cosa: l'assistenza igienica di base agli alunni con disabilità è parte integrante del profilo contrattuale  dei collaboratori/operatori scolastici , dal 2002 all’attuale CCNL . Basta guardare l’ Allegato A al contratto. Che poi, in sede di contrattazione di istituto, si concordino incentivi variamente denominati (oggi, la «specifica indennità» accessoria prevista all’art. 54, tra l’altro coperta dalla firma del nuovo contratto nazionale integrativo che dedica alla questione l’articolo 5), è altra cosa: nelle more della sottoscrizione, la prestazione va comunque resa,...