Esami di Stato e prova orale: il diritto a braccetto con la didattica

Se c’è un ambito nel quale l’abitudine altera in maniera spesso decisiva (e sconclusionata) l’alleanza tra le scelte del legislatore e la didattica, è proprio quello della prova orale degli esami di Stato. Pure, per una volta, nonostante gli anni di distanza tra il riassetto dei percorsi liceali (2010) e la definizione del nuovo esame di Stato (2017), vi è una coerenza interna che nell’ambito della normativa scolastica è merce rara. Un aiuto al quadro normativo viene dai verbali, che scandiscono con precisione le varie fasi dei lavori. Vi allego le slide che ho elaborato e illustrato, alla luce anche di quindici anni di visite alle commissioni, nell’ambito della conferenza di servizio organizzata dall’USR Piemonte. 

Spero possano essere utili a raddrizzare, dove necessario, il tiro. Sottolineo che il ruolo di custode della legge, con oneri e onori connessi, spetta al presidente di commissione: chiamato innanzitutto a stare all’erta rispetto a due comportamenti assolutamente da censurare.

Il primo, è l’assetto da «spedizione punitiva» adottato da qualche commissario esterno. Perché un conto è, come giusto, essere rigorosi. Altro, mostrarsi pedanti con l’unico obiettivo di mostrare le proprie piume e far cadere i candidati.

Il secondo, è una sorta di «celomanca», che consiste nel lamentarsi delle vere o presunte lacune nel documento del 15 maggio davanti agli incolpevoli candidati, con tanto di occhi al cielo o giudizi taglienti su questa o quella presunta devastante mancanza. Intendiamoci: non che le programmazioni siano tutte conformi alle indicazioni nazionali. Ma ammesso e non concesso che ciò sia, in quel particolare caso, vero (ebbene sì… capita che il commissario si inalberi per programmazioni in realtà conformi alla norma, ma difformi rispetto alle sue abitudini), i candidati NON c’entrano. È il presidente a dover, casomai, segnalare al Dirigente scolastico questa o quella disfunzione.

E veniamo all’esame. Cosa si valuta, al «colloquio»? Lo dice la norma: «Il colloquio ha la finalità di accertare il conseguimento del profilo educativo, culturale e professionale della studentessa o dello studente (PECUP)», PECUP a sua volta scandito in risultati di apprendimento (specifici per ciascun percorso liceale, tecnico, professionale e ulteriormente precisati per indirizzo) che hanno un carattere trasversale e interdisciplinare. A ben vedere, si tratta di una delle poche prove nelle quali realmente sono messe alla prova le competenze degli alunni, chiamati a organizzare quanto appreso, a partire dal materiale messo loro a disposizione dalla commissione, per passare all’educazione civica, all’illustrazione del PCTO, alla discussione delle prove scritte ed eventualmente dell’elaborato qualora si trascinino un sei in comportamento.

Nelle slide trovate alcune avvertenze. La principale, la voglio sottolineare. Tanto le fasi del colloquio quando la «griglia» di valutazione (OBBLIGATORIA… la norma prevede i soli casi in cui può essere ribilanciata) hanno un carattere, per così dire, olistico. Posso dire che in tanti anni ho particolarmente apprezzato gli alunni che riuscivano a far convergere, nel «materiale», anche PCTO ed educazione civica. Ciò che non trova spazio, se non in abitudini avulse dal tessuto normativo, è la prassi dell’«interrogatorio», con tanto di sedia che scorre cigolando da commissario a commissario. Il che non significa non interloquire col candidato, anzi. Ma sempre a partire dalle fasi del colloquio, senza sovrapporne altre che con gli obiettivi da valutare non hanno nulla a che fare.

Aggiungo una chicca: quando i commissari erano chiamati a una verifica puntuale del «syllabus» disciplinare previsto da Giovanni Gentile, era lo stesso filosofo di Castelvetrano ad ammonire reiteratamente nelle varie Avvertenze che l’esame non dovesse tradursi in uno sfoggio meramente mnemonico. Per chi si fa scudo della tradizione, senza capire che in realtà il suo è uno scudo fatto dalla latta dell'abitudine, ecco il link ai programmi d’esame del 1923 

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