Abbecedario: Indicazioni nazionali, programmi, curricoli... la leggenda della facoltatività

Quando una norma resta in parte inattuata, i pezzi sopravvissuti a volte assumono una nuova vita, piuttosto distante dalla volontà del legislatore originario, e creano misconvinzioni che, per come radicate nell’abitudine (nulla attecchisce più dell’errore, tanto più se in buona fede) alimentano stravaganti leggende metropolitane. Una delle più gettonate riporta che «i programmi erano obbligatori, le indicazioni nazionali non lo sono». Si tratta di un errore. La normativa dice (piuttosto chiaramente) tutt’altro. Quando, nel 1999, con il Regolamento sull’autonomia si sostituì al termine «programmi» la dizione «Indicazioni nazionali» e si prescrisse alle neonate «Istituzioni scolastiche» la redazione di un «curricolo di istituto», il disegno era chiaro: nel nome dell’autonomia, dell’attenzione ai territori, del principio di sussidiarietà verticale, ciascuna istituzione scolastica avrebbe potuto/dovuto, anche grazie all’«organico funzionale di istituto» (una quota di posti assegnat...